Bologna, 25 settembre 2025
(avv. Antonello Tomanelli)
Come tutti saprete, questa è la faccia di Nicola Fratoianni, uno che dice di amare la pace e di lottare per la pace. Ieri aveva chiesto al governo italiano di preparare misure concrete contro Israele, perché – secondo lui – attaccare le imbarcazioni della Flottiglia battenti bandiera italiana è come attaccare il territorio italiano. Con questa stupidaggine è evidente che l’uomo di pace alludeva a misure militari.
Crosetto lo ha inspiegabilmente accontentato inviando la fregata Fasan per tutelare i componenti della missione italiana, una volta che dovranno vedersela con le navi della marina militare israeliana.
Evidentemente galvanizzato dalla decisione di Crosetto, l’uomo di pace ha aggiunto che l’Italia dovrebbe dare il buon esempio e «sfondare il blocco navale israeliano» per permettere l’approdo della Flotilla, costringendo tutte le fregate d’Europa a seguirla.
In pratica, l’uomo di pace sta invocando un’aggressione armata collettiva ai danni di Israele.
Quando si parla di inviare armi all’Ucraina da usare contro la Russia, Fratoianni è il primo a fare le barricate per la pace dicendo di voler scongiurare il rischio di una escalation (giustamente, aggiungo io). Oggi, invece, fa sapere che se dipendesse da lui, ordinerebbe alla fregata Fasan di rompere manu militari il blocco navale israeliano, invocando una battaglia navale, dunque una guerra, contro Israele. E, per evidenti motivi, non soltanto contro Israele.
Non è semplice incoerenza, e nemmeno incoscienza. Quest’uomo è un pazzo.